Cortisone ai bambini, quando e come utilizzarlo
Le formulazioni orali del triamcinolone includono compresse da assumere per bocca. È cinque volte più potente del cortisolo come attività glucocorticoide, ma ha anche minime attività mineralocorticoidi. L’uso a lungo termine di corticosteroidi, soprattutto alle dosi più alte e specialmente per via endovenosa od orale, causa invariabilmente molti effetti collaterali, che colpiscono quasi tutti gli organi del corpo.
- Si è visto che l’istituzione di un doppio legame fra C1 e C2 esalta la proprietà antinfiammatoria del c.
- Dato che paracetamolo e ibuprofene riescono a tenere sotto controllo i sintomi solo per poche ore, chiedono al pediatra se possono dare al piccolo un po’ di cortisone, giusto per aiutarlo a “sfiammare”.
- Uno dei potenziali effetti collaterali degli cortico steroidi comunemente prescritti come il prednisone è rappresentato dai disturbi del sonno, come l’insonnia.
- Negli anni, inoltre, ci si è sempre più allontanati dal Beclometasone, il primo cortisonico topico ad essere utilizzato, sviluppando cortisonici per uso topico sempre più sicuri ed efficaci.
I cortisonici sono farmaci antinfiammatori e immunosoppressori, con struttura analoga ai corticosteroidi endogeni. Il cortisone è un ormone usato contro ogni tipo di infiammazione corporea e serve per ridurre gonfiori, rossori, prurito e reazioni allergiche. Il prednisone (Deltacortene®, Lodotra®) è un glucocorticoide sintetico ad azione intermedia, ampiamente utilizzato nella terapia di infiammazioni gravi, malattie autoimmuni, reazioni di ipersensibilità e rigetto di trapianto.
Effetti collaterali meno frequenti
L’intento di questo articolo è fornire una panoramica generale sulle caratteristiche dei farmaci corticosteroidi, o cortisonici, che dir si voglia. Anche in questo caso, è importante ricordare che le controindicazioni possono variare in funzione del cortisonico preso in considerazione, così come della via di somministrazione attraverso la quale viene assunto. Chi aveva assunto pasticche di steroidi arrivando a un dosaggio di 2.500 mg o più nei 12 mesi precedenti aveva aumentato le probabilità di sviluppare fragilità ossea di quattro volte rispetto a chi non aveva assunto questi farmaci. Domanda interessante che mi pone una paziente, evidentemente preoccupata di non eccedere nella velocità di sospensione della terapia cortisonica dopo un periodo di trattamento.
- Il Profilo Farmacologico prende in considerazione gli effetti collaterali più comuni e anche i meno frequenti in modo che siate preparati qualora dovessero verificarsi.
- Inoltre i corticosterodi possono interagire con numerosi farmaci, andando ad interferire con la loro azione.
- È puramente sintomatica e palliativa (anche se in molti casi porta a miglioramenti clamorosi) ed è indicata solo quando la reazione dell’organismo costituisce essa stessa, o per le manifestazioni imponenti o per i danni che può provocare, una condizione pericolosa.
- I corticosteroidi (farmaci antiinfiammatori steroidei o cortisonici) possono essere usati per contrastare l’infiammazione cronica di muscoli, tendini o articolazioni associata a un trauma o per far fronte all’infiammazione associata a una reazione allergica o a una malattia autoimmune.
Al contrario, per il trattamento e la prevenzione di allergie delle alte vie respiratorie e degli stati asmatici si prediligono corticosteroidi somministrati per via inalatoria, comunemente sotto forma di spray nasale, in modo da limitarne gli effetti collaterali. La maggior parte degli effetti collaterali dovrebbero migliorare se siete in grado di ridurre il dosaggio o eventualmente interrompere l’assunzione del farmaco. A causa del rischio di effetti collaterali sistemici le iniezioni di steroidi sono spesso somministrate solo a intervalli di almeno sei settimane (ma questo dipende dalla molecole scelta). Vediamo ora una carrellata dei principali farmaci disponibili; l’aspetto importante è che ogni molecola ha diversa potenza ed un diverso bilanciamento degli effetti mineralcorticoidi e glucocorticoidi, che si rifletteranno quindi in diversi utilizzi e soprattutto differenti effetti collaterali.
LA CRONOTERAPIA: RISPETTARE L’ORARIO DI ASSUNZIONE DEL CORTISONE PER AVERE PIU’ RISULTATI
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Dato che paracetamolo e ibuprofene riescono a tenere sotto controllo i sintomi solo per poche ore, chiedono al pediatra se possono dare al piccolo un po’ di cortisone, giusto per aiutarlo a “sfiammare”. Il medico, però, dopo aver visitato Emanuele, spiega loro che il bambino ha una semplice influenza e che somministrare cortisone in questo caso può essere non solo inutile ma anche dannoso. È importante ricordare che i corticosteroidi non curano la causa ma agiscono sulla sintomatologia alleviandone i disturbi.
Cortisone: a cosa serve, effetti collaterali, …
L’uso del cortisone senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test antidoping. Infine, si segnala che l’assunzione di cortisonici per lunghi periodi di tempo può determinare una riduzione della produzione di cortisone endogeno da parte delle ghiandole surrenali. Se il trattamento con cortisonici viene interrotto steroidi legali bruscamente, pertanto, si possono manifestare disturbi connessi alla mancanza dell’ormone, assistendo così alla comparsa della sindrome da deprivazione. Questo è il motivo per cui la terapia con cortisonici non deve mai essere interrotta in modo brusco, bensì in maniera graduale, scalando lentamente la dose, secondo le indicazioni mediche ricevute.
Il riutilizzo del materiale su riviste, giornali, radiodiffusione o generica messa a disposizione al pubblico viene concesso solo previa esplicita richiesta e autorizzazione obbligatoria. Potreste avvertire un maggior senso di fame durante il trattamento con gli steroidi e, di conseguenza, sentirete il bisogno di mangiare di più. Un regime dietetico adeguato può servire per limitarne le conseguenze, ma è sempre bene consultare l’oncologo prima di modificare l’alimentazione. Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere novità, offerte e informazioni su Humanitas Gavazzeni.
Quali sono i più comuni effetti collaterali dei FANS?
Sicuramente sì, in determinati pazienti od in specifiche situazioni è possibile ricorrere a farmaci diversi, ma la straordinaria efficacia e velocità di azione rendono questa classe di farmaci i medicinali di elezione (di prima scelta) per la cura di numerose patologie. Poiché ogni farmaco può manifestare entrambi questi effetti in modo più o meno marcato, la prescrizione medica dipenderà anche da questi aspetti, in modo da massimizzare i benefici terapeutici e ridurre gli effetti collaterali. Il rovescio della medaglia è costituito dai possibili effetti collaterali; di concerto con il proprio medico è possibile intraprendere misure per ridurre tali rischi, in modo che i benefici del trattamento superino le possibili complicazioni. I corticosteroidi sono disponibili praticamente per qualsiasi via di somministrazione (endovenosa, intramuscolare, sottocutanea, intrarticolare, inalatoria, orale, topica cutanea, topica oculare, rettale).
Con una dose mattutina, l’eventuale stato di allerta provocato dal prednisone dovrebbe scomparire nel momento in cui si è pronti per andare a letto, facilitando l’addormentamento. Nonostante abbiano entrambi la funzione di ridurre le reazioni flogistiche, le due classi di antinfiammatori si distinguono per struttura e specificità. I cortisonici hanno un utilizzo più specifico rispetto ai comuni FANS e, mentre i FANS possono essere utilizzati in modo occasionale e sporadico, gli antinfiammatori steroidei necessitano invece di essere assunti in maniera regolare e per un periodo più prolungato. Questi composti, e altri analoghi, per le loro caratteristiche strutturali e farmacologiche simili a quelle del c.